martedì 29 settembre 2015

Perché la mente è una gabbia? La Discontinuità Psichica Inconscia e le emozioni - Almalibre Rebelde



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Tratto da: "Translife Revelation Anime Libere"

La Discontinuità Psichica Inconscia e le emozioni

La via tracciata in questi scritti, snoda il suo percorso attraverso alcuni nuovi concetti legati a recenti scoperte, tutte successive alla teorizzazione di Osho del Balzo Quantico, che consentono di viaggiare verso la liberazione interiore e di abbracciare l’Attrazione Gaia.
      Il testo è stato ispirato dall’Essenza energetica dell’Uomo Originale Libero -l’UNO-; Essenza presente anche nel singolo individuo e rappresentabile in ciò che esso era, ossia connesso all’UNO, prima di essere stato assimilato dalla matrice-vivente (m-v) e quindi disconnessodall’UNO.
      Il punto di arrivo è quello dove sarà possibile trovare le chiavi della libertà, per vivere nella felicità e nella gioia, svelando ciò che oggi può consentire di farlo.
      La rinascita dell’Uomo Originale Libero conduce a un luogo interiore, in cui il rapporto con l’amore e l’universo è del tutto dissimile da quello attualmente ordinario, dove ogni cosa si realizza nell’ambito di una vita fatta di libertà, meraviglia e scoperta continua.
      Il Grande Salto va compiuto in due fasi distinte e non contempla varianti: per vivere l’amore in perenne contatto con l’universo, la liberazione dev'essere totale, assoluta, purificata da ogni schema sociale. Solo raggiunto questo stadio, l’Attrazione Gaia diverrà il volano di felicità della nostra esistenza.
      L’Uomo Originale Libero ama se stesso e quindi specularmente il suo prossimo, che vive come parte della sua stessa essenza.
Oggi la conoscenza della discontinuità psichica inconscia, ci dà la chiave per poter alzare delle barriere di protezione nei suoi stessi confronti e stabilizzare il nostro cambiamento interiore, rendendolo definitivo.

Approfondimenti: la discontinuità psichica inconscia
Le metamorfosi radicali generano paure, quelle che si innescano a causa dell’abbondano di uno status quo certo, a fronte di un futuro che per quanto potremmo ipotizzare meraviglioso, è ancora esterno alla nostra esperienza di vita. Come conseguenza delle sollecitazioni psichiche che stressano l’individuo, durante la fase di esfoliazione dai condizionamenti della matrice-schiavizzante (m-s), la mente, per difendersi dalle “paure” sull’incerto futuro, potrebbe discontinuare a causa dello stress, facendoci regredire. In quel momento, parte dei ricordi verrebbero come cancellati e riposti in un angolo remoto dell’inconscio, a fronte della rimodulazione della propria personalità, che altro non è se non il falsò sé di ciascuno.  Una definizione secca, del fenomeno, potrebbe essere: “principi, valori e sentimenti, ossia la personalità, cambiano inconsciamente col variare di circostanze e scenari di vita.”
Come vedremo più approfonditamente in seguito, se un uomo nascesse libero e quindi fuori dalla matrix, non cercherebbe di crearsi una personalità, nel disperato ma inconsapevole bisogno di adattarsi al sistema e di avere un’identità non biologica (la personalità) da sostituire a quella naturale (identità genotipica) che viene schiacciata sin dal concepimento e durante la fase educativa. La personalità è quindi la griglia di principi, valori, credenze e modalità comportamentali, che viene plasmata nel tempo e tenuta in piedi, da due dei principali meccanismi selezionati dalla matrice-vivente, in quanto deputati alla creazione e alla tenuta delle personalità di ciascuna cellula-uomo: il sistema del giudizio e il principio della coerenza che ha la funzione di contenere e bloccare il cambiamento e quindi l’uscita da matrix.

Il processo regressivo quasi istantaneo della discontinuità regressiva inconscia, per esempio, potrebbe portare improvvisamente a pensare, a fronte dello stress causato dal conflitto interiore tra m-s e parte libera, che la consapevolezza acquisita per estirpare la m-s è errata e fuorviante, e quindi a cancellare in un attimo tutto il percorso di Liberazione già compiuto, determinando il ritorno allo stato precedente.
Giuda Iscariota è un classico caso fantastorico che fotografa la manifestazione della discontinuità psichica inconscia. Nella tradizione narrataci, Giuda tradisce perché viene stressato da eventi che lo portano in uno stato interiore di forte tensione, in quanto appartenente al gruppo di Cristo, a sua volta in collisione diretta con il sistema politico-religioso dominante. Giuda discontinua e, tradendo, ci dimostra come in un attimo i sentimenti di credo, amore, amicizia, affetto e lealtà possano essere cancellati per far quindi emergere una diversa personalità, che agirà in quanto tale.
Nella storia antica e recente il fenomeno della discontinuità psichica inconscia era più che conosciuto, ma si ipotizzava fosse dovuto alla quantità e qualità di “credo” spirituale o razionale, presente in un individuo sul piano della coscienza, nei confronti di un determinato aspetto della vita (ideologie, religioni, individui, relazioni, sentimenti). Solo da pochi anni si è scoperto che il fenomeno è fisiologico e che ha la sua radice storica anche nelle necessità istintive dell'uomo di adattarsi all’ambiente fisico-culturale circostante, dimenticando il precedente – soprattutto se esso offriva condizioni, ricordi ed emozioni migliori, o se il cambiamento era stato generatore di traumi di varia entità.
Per fare un altro esempio potremmo dire che, a fronte di due spinte interiori antitetiche, che a loro volta determinano la strutturazione di scale di valori e/o principi e/o sentimenti diverse tra loro, una delle due non può essere solo accantonata, bensì deve essere addirittura cancellata, riposta nell’inconscio più profondo, affinché quella predominante possa agire con efficacia evitando di duellare con quella precedente (contrasto interiore).
La guida interiore dell’Uomo Originale Libero sono le emozioni, ma questa guida può essere utilizzata solo dopo il processo di Liberazione: viceversa l’uomo non attingerebbe a emozioni proprie, ma a quelle espresse dal suo programma m-s, in quanto essere programmato.
      È questo un aspetto di fondamentale rilevanza nel percorso; a tal proposito farò un esempio estremo, proprio per mettere in evidenza che nell’uomo non libero, è la m-s a elaborare le emozioni e a farlo agire di conseguenza:
in genere per una donna essere apostrofata con il termine ‘prostituta’ è da considerarsi estremamente offensivo e, a seguito di ciò, ella percepisce un’emozione negativa. Ma in sostanza, le è stato semplicemente detto che guadagna facendo sesso con diverse persone: cosa ci sarebbe di offensivo in questo, al di là che possa essere vero o meno?
      Si potrebbe obbiettare che però, l’intento di chi l’ha apostrofata, era senza dubbio quello di offenderla; ciò è di certo vero, ma non spiega la reazione emotiva interiore (non intendo quindi la reazione diretta verso l’origine dell’input). Perché dovrebbe essere di nostro interesse se qualcuno avesse intenzione di offenderci? Viceversa è più logica e di cuore la replica di una persona cara, che potrebbe esserle vicina nel momento in cui si dovesse verificare una simile eventualità.  Questo perché essa non focalizzerebbe i suoi pensieri sull’offesa, ma su come l’ha percepita chi ne è stato oggetto, empatizzando e quindi agendo in supporto emotivo della persona benvoluta; magari apostrofando a sua volta e creando un “pendolo” negativo. Altrettanto vale per l’uso di termini come “fallito”, “demente”, ecc. ecc.
Per assurdo invece, si potrebbero provare dopo essere stati programmati, emozioni positive a seguito dell’inaugurazione di una rivendita di tabacchi di un nostro amico, pur sapendo che il loro consumo è all’origine della morte di tanti individui. Può mai essere questa una nostra emozione? O piuttosto, in questo caso, sarebbe la m-s a farci esprimere in quel modo gioioso, e ciò perché la m-v basa il suo sviluppo sul business e sul posizionamento nella macchina economica generale, di ciascun singolo individuo?
E ancora: abbiamo assistito a onde emozionali collettive, di condivisione del sentimento di patria, a seguito della morte dei soldati italiani in Iraq, piuttosto che sdegno per quelle dipartite senza senso e/o disprezzo per chi aveva inviato lì quegli uomini e/o interrogativi sul perché un gruppo di individui, avesse accettato di andare a fare la guerra.
Questi sono solo degli esempi; se ne potrebbero fare un’infinità, ma ci fanno inequivocabilmente capire che le emozioni che proviamo prima della liberazione interiore, quasi sempre, non sono le nostre, bensì derivanti dai falsi valori istillateci dalla matrice-vivente.
Quando ad es ad una partita di calcio, le tifoserie avversarie si scontrano con violenza, ci troviamo di fronte a un evento in cui 2 gruppi di essere umani agiscono liberamente, o a degli ologrammi umani a cui è stato scritto il medesimo programma nel cervello, con la sola differenza tra loro, del nome della squadra di calcio prediletta?
Ciò ci conferma anche che quasi tutta la letteratura sui principi dell’attrazione è potenzialmente deviante, in quanto prevede come guida interiore le “emozioni”, senza di contraltare affermare che esse ci appartengono solo dopo la Liberazione.

      Ci narrò l’Essenza dell’Uomo Originale Libero:
      <<E’ necessario avere fiducia e sperare che la rinascita si attui in breve tempo.
      La matrice-vivente dominante, sta progredendo con velocità esponenziale sul piano della ricerca biotecnologica. E il passo finale che gli consentirà di accedere alla conoscenza necessaria per poter operare modificazioni genetiche alle sue cellule-uomo, è sempre più vicino.
      Se la coscienza dell’Uomo Originale Libero non si affermerà, sarà sufficiente una grande guerra, un nemico ipotetico, o l’approssimarsi di un evento catastrofico, per giustificare la “necessità inderogabile” che le modifiche genetiche vengano apportate, con la scusa di rendere più efficiente l’uomo, o più idoneo alla sopravvivenza, estirpando quindi la libertà individuale e l’amore potenziale che porta con sé, in quanto imprinting genetico.
      Se la matrice-vivente riuscirà in ciò, la specie umana sarà perduta per sempre.
      Accelerate il passo e abbiate fiducia nel vostro spirito guida, ossia nella libertà da cui ha origine l’amore!

Noi auspichiamo che nel futuro, in tutto il mondo, si creino aree d’incontro tra chi sta seguendo il percorso. Spazi non facenti capo a un individuo, a un guru, affinché non si ricada nell’errore commesso in passato; ma piuttosto zone di pace e illuminazione, ispirate all’Essenza dell’Uomo Originale Libero. Luoghi di serenità, libertà, uguaglianza, fratellanza e amore, in cui nulla sia estremizzato e vi sia apertura totale a tutte le pratiche spirituali, purché non verticalizzate in quanto legate a una singola personalità: dio, guru, maestro, o altro che sia. Luoghi in cui percepire se stessi in quanto centro dell’universo, nei quali non vi sia quel senso di gruppo “migliore” dal circostante, tale da generare appartenenza. Luoghi ispirati alla non violenza e all’accettazione della diversità. Aree di transito e non di stazionamento: l’Uomo Originale Libero vive interconnesso con Gaia; sperimenta, gioisce, varia, incontra, scambia amore ed esperienze, non crea ghetti!>>


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