Perché se credi che vi siano altre vite in questa forma dopo la morte, non puoi Liberare il tuo Sé?

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Perché se credi che vi siano altre vite in questa forma dopo la morte, non puoi Liberare il tuo Sé?

Queste credenze di matrice religiosa, causate dall’instillazione del pacchetto credenze-valori-principi, subita durante la fase educativa e di addestramento, hanno la loro radice nelle religioni che sin dal tempo degli egizi trovarono comodo utilizzare questa variante di programmazione mentale, al fine di far meglio sopportare una vita insulsa ed inutile alle cellule-uomo assimilate, facendogli credere che ce ne sarebbero state delle altre e migliori e che tutta la loro consecuzione causale fosse una sorta di viaggio.

Inoltre ciò consentiva al programma cerebrale (la matrice-schiavizzante) di far identificare l’individuo in ciò che viene chiamato “carattere”; insomma: il meccanismo permette di credere che si è il proprio programma e di non andare alla ricerca del vero Sé.

Se a ciò si va a sommare l’altra credenza di matrice, quella che la vita è un viaggio verso una meta… quando invece il viaggio è del proprio programma, la gabbia che imprigiona la mente dell’individuo assimilato diventa la morte del Sé.

Per superare questo nodo che attinge dall'ignoranza causata dalle credenze (intesa qui non come giudizio, ma come "non conoscenza"), bisogna comprendere che la morte non esiste, perché siamo tutti parte dell'UNO.

La morte è solo l'istante della trasformazione e non vi è una forma vivente che conserva se stessa, l’anima, o altre amenità che scindono l’UNO, così come l’universo ci insegna, mostrandosi.

Presa consapevolezza di ciò, l'universo torna, anche nella mente, ad essere amore incondizionato… e l’individuo diviene consapevole che di vita, nella forma umana, ve n’è una sola.

Solo questa consapevolezza potrà poi spingerlo a cercare il coraggio per trovare ed esprimere il proprio Sé.

L’espressione del Sé non può avvenire relazionandosi con le cellule-uomo, ma bensì solo nella solitudine, o con altre anime Liberate.

-Translife Revelation – Almalibre Rebelde-

La Discontinuità Conscia Pilotata, il motore della Liberazione del Sé. -Translife Revelation - Almalibre Rebelde

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Questo articolo è tratto dalla Banca Dati Dropbox, a Uso Interno Translife, dedicata a chi segue il Percorso della Liberazione del Sé, o la Scuola per Guide della Liberazione del Sé, nata dopo la scoperta della double-matrix che sta cambiando la storia dell’Uomo.

Fu nel 1971  che il biologo, zoologo, paleontologo Stephen Jay Gould e il paleontologo Niles Eldredge, presentarono durante  il congresso annuale della Società Geologica Americana, la Teoria degli Equilibri Punteggiati. E fu da li che si posero le basi per la scoperta della double-matrix che avrebbe cambiato la storia dell’uomo (la scoperta è trattata nel libro Translife Revelation).

In sintesi la Teoria degli Equilibri Punteggiati è un modello scientifico sviluppato nell'ambito della teoria dell'evoluzione per selezione naturale. Tale teoria sostiene che i cambiamenti evolutivi avvengano in periodi di tempo relativamente brevi sotto l'impulso di forze selettive ambientali; questi periodi di variazione evolutiva sarebbero intervallati da lunghi periodi di stabilità evolutiva, nei periodi di stabilità il fenotipo delle forme di vita sarebbe rimasto sostanzialmente stabile, mentre nei periodi di variabilità i fenotipi delle forme di vita si sarebbero diversificati fino a portare all'attuale biodiversità.

La teoria si estese poi in altri campi scientifici e, in ambito psicologico, chiarì il meccanismo attraverso cui si verificano i cambiamenti nel singolo individuo; cambiamenti che possono portare a una regressione -Discontinuità Regressiva Inconscia- o a una evoluzione –Discontinuità Conscia Pilotata-; tale scoperta rappresenta ad oggi la frontiera, ad es, degli studi sull’intelligenza artificiale (IA).

Nel caso della Discontinuità Regressiva Inconscia, elementi di pressione esterna o interiore, generano un livello di stress tale da rimodulare inconsciamente la griglia di valori (principi, valori e sentimenti), portando chi ad es. si trova nel Percorso di Liberazione del Sé Translife, a tornare al punto di partenza con qualche lieve variazione (riconfigurazione della matrice-schiavizzante), un famoso caso storico di questo tipo di discontinuità è quello di Giuda Iscariota.

Nel caso invece della Discontinuità Conscia Pilotata, utilizzata ad es. nella Scuola per Guide della Liberazione del Sé Translife, l’individuo, sulla base delle consapevolezze mentali che derivano dalla scoperta della double-matrix e di quelle ancestrali che si ottengono attraverso la sovrapposizione di memorie genotipiche su quelle fenotipiche (ottenute con l’utilizzo di varie pratiche energetiche, come ad es. il Tantra dell’Origine), arriva ad un punto di carica energetica (energia di Liberazione del Sé) da discontinuare in termini positivi, senza dover prendere alcuna decisione.

A tal proposito ricordiamo che il prendere decisioni e lo scegliere sono meccanismi di matrice-schiavizzante; difatti l’uomo Liberato, vivendo nel Flusso, va semplicemente dove lo porta la gioia, senza doversi soffermare sullo scegliere o il decidere.

La Discontinuità Conscia Pilotata è dunque l’unico “motore” che può consentire ad un individuo di giungere alla Liberazione del Sé; viceversa se nel processo evolutivo le paure del cambiamento, con i relativi cambiamenti concreti che il cambiamento comporta, dovessero essere energeticamente superiori all’energia di Liberazione, si verificherà una Discontinuità Regressiva Inconscia che porterà l’attore nella situazione precedente.

Un caso storico interessante, su questo tema, è quello relativo all’errore che compì Osho creando le figure dei Sannyas che dopo la sua morte subirono in blocco una discontinuità regressiva inconscia, dovuta allo stress causato dalla paura di dover evolvere il pensiero del loro maestro, facendo divenire l’oscianesimo una religione ingessata, a tutti gli effetti.

Il caso di Osho è interessante come esempio, perché il maestro conosceva la teoria di Gould, dalla quale estrasse il concetto di Balzo Quantico, ma non quella della Discontinuità Regressiva Inconscia e quindi non potette realizzare un progetto funzionale alla liberazione.

A tal proposito Translife consiglia la lettura dei libri di Osho, fari del Risveglio dell’uomo e viceversa sconsiglia l’utilizzo delle pseudo pratiche di liberazione proposte dai Sannyas (tecniche di meditazione ecc) che, essendo ormai datate e non allineate con le nuove scoperte, portano a una regressione nel percorso individuale, successiva a una prima sensazione di benessere.

Dopo la Mappatura Bioenergetica che identifica i Gangli di matrice atti alla sua riconfigurazione, è quindi necessario mantenere costantemente una vibrazione elevata, per evitare discontinuità regressive durante il Percorso di Liberazione del Sé, astenendosi da scelte e decisioni e facendo esclusivamente ciò che vuole il Sé; in tal modo saranno gli elementi di matrice interiori (elementi di matrice-schiavizzante) o esterni (persone, lavoro, ecc), ad allontanarsi da voi e/o a variare, senza che dobbiate fare nulla.

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